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Nasce alla fine del 1954 a Milano la Casa editrice Feltrinelli. Ne è fondatore Giangiacomo Feltrinelli, che già nel 1949 aveva dato vita alla "Biblioteca G. Feltrinelli" per lo studio della storia contemporanea e i movimenti sociali. La Casa editrice sorge sulle ceneri della Colip (Cooperativa del Libro Popolare, 1949-54), di cui rileva una collana prestigiosa, l'"Universale Economica". La prima sede è in via Fatebenefratelli 15. Ma già nel 1957 la redazione si trasferisce nella sede attuale, in via Andegari 6, nel palazzo qui effigiato. Collaborano con l'editore i redattori Luigi Diemoz, Gian Piero Brega, Valerio Riva, Luciano Bianciardi, la segretaria di redazione Renata Cambiaghi, e il grafico Albe Steiner. Si aprirà in seguito anche una redazione a Roma, con Giorgio Bassani. I primi due libri, l'Autobiografia di Nehru e Il flagello della svastica di Lord Russell di Liverpool, escono il 18 giugno 1955.
Nello stesso edificio (ingresso in via Romagnosi 3) si trasferisce nel 1961 anche l'Istituto G. Feltrinelli con la Biblioteca, dalla sede di via Scarlatti 25, dove era stato costituito nel 1957.
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1955
Roma,
8 luglio 1955. Giangiacomo Feltrinelli presenta a Jawaharlal Nehru l'edizione
italiana della sua Autobiografia. Accanto al premier indiano, che
nell'aprile è stato con Ciu En Lai il protagonista della Conferenza
di Bandung degli stati afro-asiatici, la figlia Indira Gandhi, il futuro capo
di governo dell'India.
  
Il
primo dépliant pubblicitario della Casa editrice in cui figura il logo GGF.
L'Asia è presente in queste prime pubblicazioni anche con Diario di
Hiroshima di Michihiko Hachiya, Il bisturi e la spada. La storia
del dottor Bethune di Sydney Gordon e Ted Allan, e La vera storia di
AhQ e altri racconti di Lu Hsün.
La
rivista di informazione libraria "L'Indicatore" esce a cura della
EDA (Editori Distributori Associati), di cui la Feltrinelli entra a far parte
e con la quale nel 1963 si fonderà. In questo primo anno di attività la Casa
editrice pubblica venti titoli, la cui scelta già denota le caratteristiche
che ne sostanzieranno la produzione futura, in quattro collane.
Nelle foto in basso, partendo da sinistra: Lord Russell di Liverpool, Albe
Steiner, un maestro della grafica editoriale del dopoguerra, e Luigi Diemoz,
responsabile delle collane di saggistica e storia.
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